martedì 26 ottobre 2010

Mandati

Le ultime note della canzone indugiavano ancora nell'aria calda dell'estate, portate dal vento tra i rami degli alberi sulla cima di quella collina.

La luce del fuoco di bivacco illuminava i volti delle persone strette a cerchio, e sembrava quasi di poter udire i cuori battere, di sentire i pensieri di ognuno mentre si intrecciavano l'uno con l'altro. E più che dal fuoco il calore veniva da dentro, dalla terra, da tutt'intorno, da quel mondo che vibrava di vita e sembrava lontano anni luce da quelle vite da dove erano venuti, e a cui sarebbero tornati l'indomani.

- Le nostre strade qui si separano, fratelli. Forse un giorno ci rivedremo, ma fino a quel momento, non dimenticate quanto vi ho voluto bene.

Le parole attesero a lungo prima di nascere nella gola, come se volessero dilatare il tempo stesso e farlo fermare

- E se non tornassimo? Se restassimo qui, per sempre?

E lui, che li aveva portati lì, che aveva spezzato il pane con loro e benedetto il vino, rispose - Ma proprio per tornare, siete venuti qui. Questo è il compito che voglio affidarvi: che portiate gioia nel mondo. Quell'amore che avete scoperto tra voi, ora donatelo a quelli che incontrerete. So che riuscirete a portare la felicità su tutte le strade che percorrerete.

Alzarono gli occhi verso di lui, increduli e stupefatti - Ma... No, stavolta ti stai sbagliando. Senti, questi giorni sono stati bellissimi. Li porteremo sempre nel nostro cuore, ma... La vita di tutti giorni è un'altra cosa. Come faremo a portare felicità agli altri, se già è difficile conservare un sorriso? Sarà già tanto se la gente che incontreremo ci tirerà una pacca di compassione sulle spalle invece che un pugnale...
Come faremo oltre a tenerci stretto tra i denti un lavoro, la nostra famiglia, ad essere voce di speranza in un mondo che grida di paura? Forse, se fossimo eroi, potremmo riuscirsi, ma sai che non siamo altro che donne e uomini...

Li guardò, uno a uno, con un sorriso, quel sorriso dolce e profondissimo di chi vede la lunga strada davanti con tutte le sue difficoltà e tutte le vette meravigliose che attendono, ma sa che non può essere raccontata se non percorrendola.

- Ed è proprio perché non siete eroi, che ci riuscirete.
Perché sapete quanto bisogno c'è di un sorriso, che sorriderete. Perché sapete quanta fatica costa amare una persona, che la farete sentire un tesoro unico. Proprio perché sapete di poter sbagliare, saprete anche perdonare.
Non saprei cosa farmene di persone più geniali, più forti, più sapienti: ho bisogno di voi.
Proprio voi, che abbraccerete il bambino che sta piangendo e gli racconterete le avventure che lo aspettano.
Voi che ascolterete tutte le parole che il vostro fratello non è mai riuscito a dire, fino a che il suo cuore non sarà così leggero da volare.
Voi che così piccoli alzerete la vostra voce a smascherare le bugie più grandi.
Voi che saprete alimentare in ogni persona quel fuoco di gioia che avete scoperto in voi stessi.
Voi che vi amerete dell'amore più semplice del mondo, quello che genera la vita.


Le stelle vegliavano in silenzio su quelle colline coperte di ulivi, sul mare all'orizzonte, sulle montagne e su tutte le terre che l'occhio non raggiungeva. E un rumore, come una bassa vibrazione, correva come un brivido lungo la pelle del mondo: il palpito di speranza racchiuso nel cuore di ogni uomo.






"Ascolta il rumore delle onde del mare
ed il canto notturno dei mille pensieri dell'umanità
che riposa dopo il traffico di questo giorno
e di sera s'incanta davanti al tramonto che il sole le dà.

Respira, e da un soffio di vento raccogli
il profumo dei fiori che non hanno chiesto che un po' di umiltà.

E se vuoi puoi gridare, e cantare che hai voglia di dare,
e cantare che ancora nascosta può esistere la felicità,
perché la vuoi, perché tu puoi riconquistare un sorriso,
e puoi giocare, e puoi sperare, perché ti ha detto bugie,
ti han raccontato che l'hanno uccisa, che han calpestato la gioia,
perché la gioia, perché la gioia, perché la gioia è con te!

E magari fosse un attimo, vivila ti prego,
e magari a denti stretti non farla morire,
anche immersa nel frastuono tu falla sentire:
hai bisogno di gioia come me."

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