martedì 28 febbraio 2017

Come avete potuto?



Come avete potuto farlo?

Voi che con una firma avete concesso
di estirpare quel poco di terra che ci rimane
per un'autostrada, un quartiere, uno stabilimento nuovo,
come avete potuto farlo?

Con che coraggio avete regalato
ai vostri figli e alle nostre figlie
alle vostre nipoti e ai nostri nipoti
una terra di asfalto,
un orizzonte chiuso dal cemento,
un futuro chiuso da una neoplasia?

La sera, coricandovi, come rispondete
alle domande della vostra coscienza?
Davvero vi nascondete dietro al dito
della crescita economica a tutti i costi?
O vi siete semplicemente arresi
alla tentazione della corruzione?

Dovrei scrivere i vostri nomi,
uno per uno, qui sotto,
per gridare di chi è la firma
sulla bara grigia della nostra pianura.

Ma se la vostra mancanza di coraggio è colpevole,
altrettanto colpevole è l'ignavia di molti:
ogni metro di asfalto
è anche la nostra acqua in bottiglia,
è anche l'automobile presa per pigrizia,
è anche il nostro dimenticare
che con ogni gesto di oggi
si costruisce la terra di domani.