mercoledì 16 giugno 2010

La Legge


Il lupetto pensa agli altri come a se stesso;
il lupetto vive con gioia e lealtà insieme al Branco.

Di due articoli, è fatta la Legge del Branco.
E due sono anche i comandamenti dati da Gesù ai suoi discepoli:

Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente,
e ama il prossimo tuo come te stesso.

In reparto, gli articoli diventano dieci: nessuno è mai morto a impararli a memoria, comunque...


Le Leggi italiane, invece, sono decine di migliaia. Di leggi, non di articoli.
Non so nemmeno quante sono, esattamente, figurarsi conoscerne il contenuto.

Ora, qui sorge subito un problema: dato che l'ignoranza della legge non è una scusante, come faccio a sapere quando sto infrangendo una legge che non conosco?

Ora, se io ho molti soldi, posso pagare un avvocato che di mestiere si impara tutte (o quasi) le leggi, che a sua volta paga qualcuno che pubblica i testi su cui sono riassunte le leggi (eh sì, perché almeno fino a che non esisteva www.normattiva.it, non era nemmeno semplice trovarle, le leggi italiane).

Se io invece non ho tutti quei soldi, o non voglio spenderli in avvocati, non so esattamente cosa posso fare e cosa no, così vivo nel timore di poter infrangere qualche norma, così o incomincio a odiare il sistema e diventare un dissidente o un delinquente, o mi limito a comportarmi "come tutti gli altri", per evitare che facendo cose fuori dall'ordinario vada a fare qualcosa di illegale. (Ovvio che sono estremizzazioni, ma sono utili a capire)

Il risultato è che, per chi ha soldi, cambia poco; chi non ha soldi si sottomette a chi ha padronanza della legge (cioè chi ha soldi) se non vuole diventare un "fuorilegge"; e per tutti quelli che lavorano come "interpreti" della legge (avvocati, notai, consulenti legali, commercialisti, etc...) è interesse (esplicito o involontario) che questa sia sempre più complicata, in modo che il loro lavoro sia sempre più necessario.

Così, uno strumento nato per assicurare a tutti gli uomini gli stessi diritti, diventa uno strumento di potere.



Io penso che la Legge sia indispensabile, in ogni comunità.
Credo però che sia indispensabile che tutti la conoscano, e che sia sentita da tutti come propria.

Se ci sforzassimo un po', a rendere tutto più semplice, credo che le cose funzionerebbero meglio.
E saremmo molto più fieri della nostra Legge e del nostro Paese.

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