martedì 28 luglio 2009

Il mio Dio




Il mio Dio non è forte,
perché non ha bisogno della forza. 
Il mio Dio non è tremendo,
per non far paura ai bimbi. 
Il mio Dio non impone leggi,
insegna la strada per giungere a Lui. 
Il mio Dio non è geloso di altri dei,
perché è l'unico. 
Il mio Dio non chiede sacrifici e non sparge dolore,
non odia i nemici e non vuole le guerre; 
il mio Dio non giudica e non punisce i malvagi,
ma tiene aperta la porta per chi viene a Lui. 
Il mio Dio non pretende di essere Verità per l'uomo,
lo chiede gentilmente bussando al mio cuore. 

Il mio Dio mi ama:
non ha esaudito tutti i miei desideri,
perché io possa ancora sognare;
non ha soddisfatto ogni mia richiesta,
perché io capisca il senso di un dono;
non ha creato un universo senza dolore,
senza lotte, senza problemi,
ma si è fatto uomo come me
perché mi ama,
e vuole vivere insieme a me
e insieme a me affrontare la sfida della vita.

Il mio Dio è il Dio dei bimbi
il Dio dei pastori, e delle loro pecore,
il Dio dei pescatori, e il Dio dell'acqua,
il Dio dell'erba e il Dio del vento, della pioggia e del sorriso,
il Dio delle sere intorno al fuoco,
il Dio degli scarponi sul sentiero,
il Dio dei poveri e dei malati,
il Dio delle chitarre e dei tamburi,
il Dio dei colori e il Dio degli abbracci,
il Dio che sta sulle croci solitarie delle cime
e nelle dimenticate maestà nei boschi
nelle parole di mille canzoni
e soprattutto nel cuore dei suoi figli.

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