domenica 1 ottobre 2006

La comunità che manca


Perchè non possiamo parlarci tutti in sincerità?
Perchè non possiamo fare come quella sera di route, a Lourdes?
Sederci tutti in cerchio, la sera, attorno ad una luce che a malapena illumina i volti;
e lasciare che la stanchezza di troppi litigi e troppi rancori si stemperi pian piano nelle parole più sincere che ognuno in vita sua ha mai detto...
Tutti, tutti gli artefici e i protagonisti di questa vicenda di dolore in cui alcuni non hanno il coraggio di parlare con il proprio cuore, e altri hanno il cuore tanto straziato da sembrare scandaloso e inopportuno alla "gente per bene".
Lasciare, tutti, da parte quella immensa costruzione di muri e corridoi che è la legge e la politica, e diventare ad un tratto una vecchia compagnia malata di attriti ed incomprensioni.
Così da poter guarire in una sera, in cerchio, spinti dalla voglia di smetterla con tutte queste falsità, questi silenzi, queste parole non dette o gridate dalla disperazione.
Perchè la gente non ha mai imparato, o si è dimenticata, il significato della parola comunità?
Perchè la gente continua a voler riscuotere i debiti del passato, e si dimentica di costruire insieme il futuro?

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