lunedì 27 aprile 2009

4 Quarti

"Di questa Caccia/Volo regionale di CdA, cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto?"

"Mi è piaciuto tutto, l'unica cosa che non mi piace è che sia già finita."




Adesso che ci penso un po' su, Mirko e quel lupetto di Scandiano hanno ragione da vendere.
Perché che avventura sarebbe, se tutto fosse funzionante alla perfezione, se non ci fosse nessun imprevisto?
La quota esagerata potrebbe essere l'occasione per fare qualche autofinanziamento; dormire in due per letto, alla fine dei conti, se sei bambino è più divertente che scomodo; gli otto turni per i pasti sono stati l'occasione per il tempo libero, per i bans, per il Consiglio; e lo svacco nel tendone aspettando il pullman che ci riportasse alle colonie, e la Messa stretti in ogni pertugio della colonia, sono cose per cui puoi, alla fine, dire "io c'ero...".

Piuttosto, è invecchiando che si diventa noiosi, si perde l'entusiasmo di affrontare le difficoltà, l'ebbrezza dell'imprevisto, si vuole tutto servito, regolato e prevedibile. Forse, se fossimo riusciti noi capi ad affrontare tutto col sorriso e voglia di inventare soluzioni, trasformando le camere in unici grandi materassi collettivi, o trasformando il tempo morto dopo il fuoco in altre canzoni, bans e giochi con i nostri CdA, non ci sarebbero nemmeno stati in verifica quei "non mi è piaciuto" che sono usciti, indipendentemente dalla logistica, dalla pioggia o dalle FS.

Certo, ci sono state tante cose che nell'organizzare un prossimo evento sarà bene curare meglio, come stimare la quota con più anticipo, trasporti e locali adeguati... ma è proprio dagli errori che si impara.


"...Se la pioggia cadrà
e tutto bagnerà,
se la pioggia cadrà
più divertente ancor sarà.
Su leviam, su leviam,
per avere il sol basta ridere..."

martedì 21 aprile 2009

Piànola - Pasqua 09



Gioia che invade l'anima e canta, gioia di avere Te,resurrezione e vita infinita, vita nell'unità....

...vita nell'unità, carica di tutte le difficoltà del vivere insieme, del dover fare la doccia tutti nello stesso spogliatoio, dell'arrabbiarsi se il suo bambino riceve un uovo e il mio no, di "questa è la mia terra e voi ve ne dovete andare", del dover far la fila per mangiare;
ma anche ricca di gioco, di serate fatte di chitarra e canzoni, di fuochi di bivacco, della difficoltà che si affronta insieme...

...la porteremo al mondo che attende, la porteremo là,
dove si sta spegnendo la vita, vita si accenderà...
...e anche noi siamo partiti, per dare quel che avevamo - una settimana del nostro tempo - a gente che non conoscevamo, e che ora difficilmente se ne andrà via da qui dentro...

...perché la Tua casa è ancora più grande, grande come sei Tu,
grande come la Terra, nell'universo che vive in Te...
...qual è la loro casa, adesso?
Forse un po' quel campo di ottanta tende blu, coi container pieni di giochi e vestiti, con la cucina in un camion e quel grande tendone bianco che è sala da pranzo, stanza TV, spazio bimbi, chiesa, ... Con le vie coi nomi in dialetto, con i numeri colorati sulle tende...
Ma spero che i mille dialetti che si incontrano, i profumi della 'nduia, del salame di Felino, della grappa facciano sentire davvero a quelli di Piànola che c'è una grande casa, fatta da tutti quelli che ora non si scorderanno di quel paesino di fronte al Gran Sasso, una casa che non crollerà con nessun terremoto...
...continueremo il canto delle tue lodi,
noi con la nostra vita con te...
...e continueremo a cantare questa Pasqua, coi canti che il coro aveva preparato, e non importa se l'altare è fatto con i rulli avvolgicavo, e il leggio con due pezzi di plexiglass e un po' di scotch...
Cristo è senza dubbio più vicino qui, alle carrozzelle che avanzano sulla sabbia, agli uomini con le lacrime agli occhi, alle sei chitarre scordate, che in tutte le altre Pasque che ho vissuto...

...ed ora via a portare l'amore nel mondo, carità,
nelle case, nei campi, nella città,
liberi, a portare l'amore nel mondo, verità,
nelle scuole, in ufficio, dove sarà...
...ed ora? Ora bisognerà ricominciare, reinventare, rifare una scuola nuova - perché no? - ripartendo dai tre tavoli dove il Carcio spiegava la cellula con un cartellone, e i bimbi venivano mezz'ora prima per fare i problemi...
...rifare lavori nuovi, case nuove, un paese nuovo - e un paese di persone, prima che un paese di case...
...ci riuscirete? Riuscirà il miracolo della Pasqua, di far rinascere la vita dalla morte, qualcosa di bello e grande dal dolore?

Qualcuno ha detto, e spesso è vero, "uno stronzo rimane uno stronzo anche dopo il terremoto".
Ma voglio sperare che sia come dice un libro che parla di gatti e topi, che molti vengono, vedono, si portano a casa qualche ricordino e poi si mettono a rifare le stesse cose di sempre, ma alcuni capiscono, e vedono il mondo come un luogo diverso.
E sarà vita nuova,
fuori il mondo chiama anche noi
con il canto delle tue lodi
nella vita con te


"Gioia che invade l'anima" è la canzone che il coro di Pianola ha cantato alla fine della Messa di Pasqua il 12 aprile 2009, nel tendone di piazza Pilortera, campo di Pianola (l'Aquila).

sabato 4 aprile 2009

Rotolando verso Sud - Parte II

E' mattina, una mattina di agosto, piuttosto freddina a dir la verità, in quel campeggio in riva al mar Tirreno. E cinque reduci da una settimana di route sulle dolomiti e una serata di vino e allegria si devono svegliare presto, se vogliono prendere il traghetto delle 8 di mattina che parte da Santo Stefano per l'Isola del Giglio.

E quindi via con la fila per lavarsi, montare in macchina, capire come uscire dal campeggio, arrivare a Santo Stefano e trovare un parcheggio, correre di qua e di là per cercare un bancomat, cercare il posto dove vendono i biglietti, cercare la nave... Oh, beh, tutto con un poco di sana flemma però: siamo o non siamo in vacanza?



E visto che chi va piano va sano e va lontano, quando la nave ha mollato gli ormeggi, noi eravamo seduti sul ponte, in viaggio verso la nostra meta coperta da un simpatico nuvolone nero.


Ma non ci faremo mica spaventare da un po' di pioggia, no? Macché, siamo in vacanza, e la pioggia può essere al massimo una scusa per fermarsi sotto l'ombrellone di un bar a prendere un caffé...

E comunque le nuvole, alla fine, ci hanno risparmiato: siamo riusciti a fare i bravi turisti che girano per chiese e leggono il giornale a Giglio Porto, fare i bravi scout che arrancano su per un sentiero in mezzo alla macchia...


...scoprire le amenità di Giglio Castello e Giglio Campese...



...imbucarci nella villa vuota di qualche vip e scoprire spiaggette segrete intagliate nelle rocce e spazzate da onde anomale, fare il bagno venendo travolti da onde anomale, bagnare la macchina fotografica a causa delle onde anomale...




...e infine aspettare mezz'ora una corriera, pregare il conducente che ci faccia salire anche senza biglietto, fare i biglietti a metà strada, ritornare infine a Giglio Porto in piena sagra di paese e ripartire sul traghetto. Tutto questo all'asciutto, eccetto quando, mentre scendevamo lungo i sentierini del brullo versante ovest dell'isola, tutta la pioggia contenuta nei nuvoloni ha deciso di cadere a terra nel giro di un minuto, costringendoci a ripararci sotto l'unico albero nel raggio di due chilometri (sì, era un bel parafulmine, ma avevamo deciso che la pioggia era più fastidiosa).

Peccato che, a fine Giornata, la Giorgia si accorga che, probabilmente sotto quell'albero, mentre tiravamo fuori dagli zaini i k-way, doveva esserle caduto il portafoglio, dato che ora non era più addosso a lei... Ora, quante possibilità ci sono di ritrovare, nei due giorni di vacanza rimanenti, un portafogli caduto sotto un albero in mezzo ai campi brulli dell'isola del Giglio?



La risposta alla prossima puntata...

mercoledì 1 aprile 2009

Il testamento di Tito

Diversi anni fa...

Leo - Chiara, senti un po' questa canzone, cosa dice di voi cristiani!

Chiara - Ma, Leo... Il Testamento di Tito E' il messaggio di Gesù!!!









P.S. Per la cronaca, ora la Chiara e Leo sono felicemente fidanzati...