lunedì 3 ottobre 2011

Una bozza ritrovata per caso...

Diversi milioni di uomini e donne, attraverso storie incredibili e mozzafiato, stanno guadagnandosi il pezzo di pane con cui - forse - sopravviveranno fino a domani, mentre facciamo finta di vederci, seduti in mezzo ad altra gente che non conosciamo, chiedendoci come potremmo passare le prossime serate.

A volte riusciamo anche a spezzare la pigrizia e l'imbarazzo e ci diciamo in un abbraccio la voglia di conoscerci, scoprirci, amarci, condividere questa vita.

Sappiamo di cosa abbiamo bisogno?

Io, forse.

I lenzuoli puliti contro la pelle quando ti infili a letto.
Il profumo dell'olio di oliva crudo sulla pasta calda.
Il calore del the col miele dentro lo stomaco, l'odore della carta di un libro nuovo, il sapore della salsiccia alla brace tra due pezzi di pane.
Sentire le tue mani sulla mia schiena quando mi abbracci, riconoscerti quando ancora non mi hai visto.
Vederti piangere, vederti ridere.
Il colore delle foglie del leccio, poter uscire in sandali e calzoncini corti, l'acqua fresca di fontana quando hai sete.
Calcare le prime impronte sulla neve fresca, scaldarsi le calze intirizzite davanti alla stufa.
Far volare un aquilone.
Sedersi su un prato per parlare. Cantare lavando i piatti.
Le goccioline di nebbia sul viso.
Sperare.
Cambiare.
Ma soprattutto tu, voi.