domenica 16 giugno 2019

"Di ambiente te ne puoi occupare se hai la pancia piena"

Lettera aperta a Stefano Bonaccini.



Buona sera Presidente,

mi permetto di disturbarla, perché c'è una cosa che disturba me, da ieri pomeriggio, quando ho sentito il suo discorso al Congresso Regionale di Volt.

Lei ha detto, testuali parole, "...abbiamo bisogno di parlare di lavoro, perché ho sempre pensato che di ambiente te ne puoi occupare se hai la pancia piena".*

Ecco, mi scusi il francesismo, Presidente, ma sospetto che lei di ambiente non abbia capito una benemerita fava.

Ha fretta?
Due cose velocissime:

Prima - la pancia la potremmo avere piena tutti, almeno qui nella nostra regione, basta che chi ha troppo ci metta un po' del suo superfluo.

Seconda - anche se avessimo la pancia vuota, di ambiente dovremmo occuparcene prima di mettere qualcosa nel piatto, purtroppo. O tra pochi anni non avremo più nemmeno il piatto, altro che pancia piena.



Ho catturato la sua attenzione? Ha qualche minuto in più? Ne approfitto per spiegarmi.


Ascolto il suo discorso (tutto, non solo la nostra famigerata frase), ripenso a ciò che ha fatto la sua giunta in questi anni, è quello che capisco è:
1 - non tutti hanno la pancia piena
2 - per riempire la pancia della gente occorre che l'economia cresca
3 - tutelare l'ambiente è importante, ma riempirsi la pancia di più
4 - quindi se sono costretto a scegliere tra tutela dell'ambiente e far crescere l'economia, scelgo la seconda

Mi sbaglio Presidente? Se mi sbaglio, allora la prego di essere più chiaro, perché il messaggio che continua a passare è questo. Ci mostri, a parole ma soprattutto con azioni concrete,** che non è questo il suo pensiero.

Nel frattempo chiarisco io un paio di cose.

Posso essere d'accordo sul punto uno. Anche nella nostra regione c'è chi ha fame. Di cibo, di giustizia, di pari opportunità, di salute...

Non sono invece d'accordo sul punto due.
Far crescere l'economia non è l'unico modo per sfamare gli affamati.

Il reddito disponibile pro capite, nella nostra regione, è di circa 22 500 € annui.[1] Questo significa che, se la ricchezza fosse equamente distribuita tra tutti gli abitanti, io sarei ricco più del doppio di quello che sono adesso. Ma io ho sempre pensato di essere già nella fetta ricca della popolazione mondiale! E sicuramente non ho mai temuto di non avere qualcosa da mettermi nel piatto!

Quindi, se c'è povertà nella nostra regione, evidentemente ci sono delle grandi disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza! Anziché far crescere la nostra economia (consumando sempre più rapidamente le risorse naturali e inquinando sempre di più), visto che la ricchezza c'è già, basta toglierla a chi ne ha di più e destinarla ai poveri - cioè, diciamolo meglio, destinarne una maggiore quantità a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana: nella scuola affinché le persone sappiano costruirsi il futuro, nell'aiuto alla ricerca del lavoro e nella tutela di chi l'ha perso, nella riorganizzazione del lavoro in modo da avere tanti posti di lavoro anziché pochi con redditi altissimi...


Ma è il punto 3 l'idea che mi preoccupa di più.

L'ambiente non è (solo) il panda.
L'ambiente non sono (solo) gli orsi polari.
L'ambiente non è il parco naturale che serve per far vedere gli uccellini ai bambini.
L'ambiente non è qualcosa di cui possiamo occuparci dopo pranzo.

L'ambiente è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo - noi umani in questo caso - e di conseguenza comprende i fattori che influenzano la nostra sopravvivenza. E' l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, il suolo su cui coltiviamo i nostri prodotti, gli ecosistemi che ci forniscono servizi che non siamo in grado di fornire in altro modo.

E sappiamo ormai da troppo tempo che stiamo distruggendo lo stesso ambiente che permette la nostra vita, e che stiamo già subendone le conseguenze, e che queste saranno sempre più gravi.[2]

L'ambiente è il piatto dove mangiamo, è ciò che ci fornisce il cibo che ci mettiamo dentro.

E lo stiamo avvelenando: stiamo avvelenando l'aria che respiriamo e l'acqua che beviamo, stiamo costruendo strade sopra i campi che producono il nostro cibo e distruggendo gli ecosistemi che garantiscono la nostra sopravvivenza.

Anch'io desidero avere la pancia piena, certo. Ma se avere la pancia piena significa morire di cancro ai polmoni, o far morire di fame i miei figli, ecco Presidente, preferisco tirare un po' la cinghia e pensare all'ambiente prima di riempirmi la pancia.

Detto questo, Presidente, sono sicuro che lei abbia competenze eccezionali che io non ho. Sono sicuro che, al suo posto, non avrei saputo raggiungere nemmeno la metà di quei bei traguardi che ci ha snocciolato ieri. Lei è una persona competente che sarà senz'altro utile anche in futuro alla regione, ma la prego, lasci la guida qualcun altro, o ci andremo a schiantare tutti.



Sinceramente,

Luca Fornasari



* Giuro, all'inizio non credevo alle mie orecchie. Poi ho visto le facce dei miei compagni. E per essere sicuro di non aver frainteso nulla, mi sono riascoltato la diretta facebook del suo discorso, più e più volte.

** come, ad esempio, cancellare TiBre, Cispadana, bretella Campogalliano-Sassuolo, bloccare le produzioni industriali che appestano l'aria di Borgotaro (e di tutta la pianura), programmare l'abbandono dei combustibili fossili entro 10 anni...

[1] ISTAT, edizione dicembre 2018, reddito disponibile delle famiglie consumatrici per abitante per l'anno 2017.

[2] Una infinità di fonti, ma giusto per citare due delle più importanti, IPCC Fifth Assessment Report, WWF Living Planet Report 2018.

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